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Al azif (Necronomicon)  traduzione in italiano dalla versione tradotta in greco da Teofilatto.
LIBRO VI
Avvertimento agli imprudenti
Quando studiate i cantici e vi esercitate con le invocazioni ed i rituali di evocazione dovete
sempre avere a mente che i cantici, i gesti e gli strumenti sono soltanto una metà del patrimonio di
cui disponete per la liturgia. L altra metà - la più importante - siete voi stessi con la vostra mente, la
vostra voce, la vostra capacità di suscitare e dominare il potere.
Ricordate che i cantici e le formule sono parole di potere solo se proclamati con la giusta
intonazione, con la giusta cadenza e con la necessaria concentrazione. Se non vi è mai capitato di
assistervi vi prego di credermi quando vi dico che sentir vibrare come parole di potere i cantici e le
formule da chi sa come eseguire correttamente le liturgie è una esperienza ben diversa che
semplicemente sentirli leggere; è un esperienza capace di scuotere le corde più profonde del vostro
animo senza che vi rendiate conto del perché anche se intuite che è stato messo in gioco del potere
che si sta liberando e consolidando davanti a voi.
Esperienza ancora più profonda è riuscire personalmente a far vibrare le parole di potere,
vedere il potere che si libera e riuscire a dominano ed a guidano secondo la propria volontà.
Non tentate quindi di fare da soli imparando i cantici e provando le invocazioni. Nel migliore
dei casi non otterrete risposta e soltanto il vuoto le avrà ascoltate ed accolte nel suo infinito seno: in
questo caso dovrete ancora dichiararvi fortunati e ringraziare i vostri spiriti protettori perché può
anche accadere che il potere mal liberato dai cantici prenda strane vie e risvegli indesiderabili
attenzioni e presenze. Se allora viene chi non avrebbe dovuto, nessuno, per quanto sventurato e
miserabile, sarebbe disposto a scambiare con voi la sua sorte.
Cercatevi quindi un maestro sicuro, imparate da lui ed iniziate ad operare con i vostri
strumenti solo quando lui avrà visto che avete raggiunto l illuminazione e siete pronti: sarà meglio
per voi e per tutti noi.
Se comprendete a fondo la natura di Caos pensante degli Altri Dei non vi dovrete
meravigliare se i cantici, le formule e le invocazioni più potenti per trattare con questi temibili
compagni sono scritti in un linguaggio che può sembrare caotico ed incomprensibile. In realtà chi
scrisse queste formule non era neanche umano perché ci vengono attraverso secoli senza fine dagli
Esseri piovra che questi dei adoravano sulla nostra Terra e dagli Esseri antichi che da questi dei
tentavano di difendersi.
Queste formule sono scritte nella lingua sacra di R lyeh, la maledetta, blasfema città ora
addormentata - non morta! - in fondo al mare e sede dell orrendo Cthulhu e delle sue non meno or-
rende orde.
Queste formule sono scritte da esseri che non hanno un linguaggio come noi lo intendiamo e
che non usano bocca e lingua per parlare.
Queste formule sono scritte per esser comprese e ben accette da parte di esseri che per noi
sono la malignità ed il Caos personificati.
Non meravigliatevi quindi se suonano strane ed incomprensibili: ricordate a chi sono rivolte e
per che scopo e comprendete che proprio in questo è la loro forza.
Trasformato in documento elettronico da Naamah (http://utenti.tripod.it/Naamah).
Al azif (Necronomicon)  traduzione in italiano dalla versione tradotta in greco da Teofilatto.
Cantico ad Azathoth50
Il grande Caos è l inizio di tutto, il grande Caos è la fine di tutto: tutto è il grande Caos.
Non vi illudete per quello che dicono i cosiddetti sapienti: non è vero che esiste un ordine, non è vero che
esiste una logica.
Il cosmo è soltanto una fragile apparenza, il cosmo è soltanto un patetico guscio di noce sballottato senza fine
in un mostruoso oceano in tempesta.
E tutti noi, ridicole formiche, ci teniamo aggrappati a quel guscio senza vedere l oceano, senza voler vedere la
tempesta, per conservare un briciolo di ragione e di tranquillità.
Ma tutto è il grande Caos.
Il grande Caos è senza ordine, è senza forma, è senza logica.
Ma in qualche mostruoso modo, incomprensibile anche alle visioni dei mistici, il grande Caos ha un centro, [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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